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L’Epistolario raccoglie le lettere autografe che Elisabetta ha scritto a vari destinatari:
a suore (n. 479 e insieme a queste 168 lettere che Giuseppina Viero scrive alla Madre),
a p. Antonio Maritani, riformato, suo primo direttore spiritual (n. 3);
a don Luigi Maran, suo collaboratore nella fondazione dell’Istituto (n. 74);
a p. Bernardino da Portogruaro, ofm (n. 29) e a persone varie (n. 13).
Dall'Epistolario emerge una figura di donna la cui esperienza coniuga con straordinario vigore
la dimensione mistica del contemplativo con l'andare apostolico immerso nel mondo degli uomini;
può essere modello di una forma di vita evangelica che bene si intona e risponde alle istanze più profonde
dell'uomo contemporaneo. Esso mostra il volto materno di Elisabetta Vendramini e insieme il volto della
maestra di spirito, della superiora, della figlia, della collaboratrice, della donna: in tutti traspare
la sua esperienza di Dio, la conoscenza del cuore umano e l’ansia apostolica. (dalla Presentazione)